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Come avviene l'erezione

Un'erezione sana e dura è da tempo immemorabile il portentoso simbolo della fertilità e potenza della sessualità maschile (bastino le raffigurazioni della Grecia arcaica della divinità Priapo).

Erezione

Si tratta di un fenomeno scientifico causato da un riflesso spinale che determina l'irrigidimento (o più correttamente l'inturgidimento) del pene, con un aumento molto rilevante del volume complessivo e delle dimensioni dell'organo.
Le cause di questa reazione possono essere di diversa natura ma, principalmente, viene determinata dalla sollecitazione erotica che porta all'eccitamento (solitamente attraverso sollecitazione sensoriale). Per la conclusione del processo agiscono un buon numero di elementi di diversa origine fra i quali l'attività dell'apparato cardio vascolare, quella ormonale, neuro psicologica, nervosa e genito urinaria.

Come avviene?

Il sistema nervoso autonomo viene sollecitato dalla stimolazione del tatto (o visiva o semplicemente sensoriale) esercitata sui meccano recettori presenti nel glande ed in altre zone erogene, l'impulso viene elaborato dal controllo presente nella zona spino-sacrale che attiva la reazione biochimica che porterà poi all'erezione.
Il centro di controllo di questa zona ordina l'inibizione delle “efferenze simpatiche” ovvero sia degli impulsi che determinano solitamente il restringimento del diametro dei vasi sanguigni determinando vaso costrizione delle arterie della zona genitale. Rilassando i vasi sanguigni e la loro muscolatura interna si permette un copioso afflusso sanguigno all'interno dei corpi cavernosi e spugnosi del pene.

Informazioni riguardanti erezione

L'afflusso di sangue è prodotto dalle efferenze para simpatiche attraverso la produzione di ossido di azoto (NO), un neuro messaggero prodotto e poi sintetizzato avendo come base l'arginina. L'ossido nitrico determina l'esponenziale aumento di GMPc, il quale provoca la dilatazione delle arterie e l'ingrossamento e l'indurimento del pene.
Non appena la stimolazione erotica sarà cessata facendo venir meno l'eccitamento, lo stesso GMPc viene “degradato” dall'enzima PDE-5 fosfodiesterasi, provocando la riduzione dell'erezione con il deflusso del sangue dalle vene genitali.
I famosi farmaci anti disfunzione erettile agiscono proprio a questo livello, inibendo l'attività dell'enzima fosfodiesterasi e aumentando la durata e la durezza delle erezioni (senza sostituirsi al naturale meccanismo della libido).
Il pene è quindi composto fondamentalmente da 3 “tubi”: 2 sono i corpi cavernosi mentre il rimanente sono i corpi spugnosi. Si tratta di tessuti molli a forma di sinusoide formati di elastina, in grado di aumentare enormemente il proprio volume. Sono però inseriti all'interno di una “protezione”, ovvero sia la guaina albuginea, che ha una consistenza molto più rigida e fibrosa e che provoca l'erezione non appena i corpi elastici abbiano raggiunto la maggiore espansione.
La disfunzione erettile (solitamente appellata “impotenza”) è genericamente l'impossibilità di raggiungere un'erezione completa al fine di avere e concludere un rapporto sessuale completo.
Considerando l'insieme di fattori che entrano in gioco nel complesso processo dell'erezione è spesso difficile comprendere il perché della disfunzione erettile, anche se le statistiche parlano chiaro: per più dell'80% degli uomini che soffrono di questo problema (e si parla solo in Italia di almeno 4 milioni di persone) il problema sta nella prematura degradazione del GMPc con conseguente perdita di durezza.
Per ogni evenienza si suggerisce di rivolgersi ad uno specialista del settore (urologo o sessuologo) al fine di avere delucidazioni professionali e per scegliere la terapia più adatta in relazione alle proprie caratteristiche e necessità.

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